Ormai nel mercato assicurativo si moltiplicano con il passare del tempo, e purtroppo anche gli ignari consumatori che cadono nella trappola degli intermediari abusivi. Come evidenziato in un recente comunicato che è stato pubblicato sul sito dell’IVASS, è stato segnalato un nuovo caso di commercializzazione di polizze contraffatte, in particolare le polizze riportano la seguente intestazione: NOVALIS PREVOYANCE ASSICURAZIONI; tale società non è presente tra le compagnie autorizzate o non abilitate ad esercitare l’attività assicurativa sul nostro territorio.
Il solito trucco dell’assonanza
Come in moltissimi casi già segnalati dall’IVASS in precedenza, il trucco è sempre il medesimo, ovvero quello di indicare come intestazione delle polizze una che abbia molta assonanza con il nome di una compagnia realmente esistente, o eventualmente riportare lo stesso nome ma con l’aggiunta di un termine; in questo caso la denominazione viene facilmente confusa con “NOVALIS Prevoyance” società esistente che ha poi modificato il nome in “HUMANIS Prevoyance” compagnia francese che risulta essere abilitata ad operare in Italia in libera prestazione di servizi tranne che per il ramo RC auto, la stessa società ha dichiarato di non aver rilasciato in Italia alcuna copertura per quel ramo.
Da dove provengono le polizze?
Nel comunicato viene chiarito che le polizze contraffatte provengono dall’agenzia “Insurance & Financial Services – Broker 2364” che ha sede a Salerno e non risulta iscritta al RUI il registro unico degli intermediari assicurativi e riassicurativi. Come già ricordato in articoli precedenti stipulare una polizza falsa equivale a non stipularla, poiché le false polizze sono soggette ad insussistenza e quindi si circola con un veicolo sprovvisto si copertura assicurativa.
Per questo motivo è bene accertarsi sempre che l’intermediario con il quale si è scelto di stipulare la propria RC auto sia regolarmente iscritto al RUI (il registro unico degli intermediari assicurativi e riassicurativi italiani ed europei è consultabile sul sito www.ivass.it).
