Assicurazioni rc auto e rincari nel 2014
Secondo un’indagine di facile.it sotto il profilo assicurativo sono attesi aumenti per gli italiani, almeno per quel che riguarda le polizze rc auto. Stando ai dati dell’indagine effettuata dal portale gli aumenti interesseranno circa 1.200.000 italiani risultati responsabili di un sinistro e che quindi dovranno sborsare un premio assicurativo più elevato.
Come è stata effettuata la ricerca
Il portale ha passato in rassegna 500.000 preventivi di polizze rc auto nell’arco degli ultimi 30 giorni, prendendo in esame questi due dati è stato evidenziato come rispetto all’anno precedente ci sia stato un calo del numero dei consumatori che sono stati penalizzati successivamente un sinistro causato, tale dato rappresenta circa il 3,67% rispetto al totale degli italiani che devono effettuare il rinnovo.
Come si spiega questo dato?
Il dato risultato della ricerca viene spiegato non in relazione all’aumento di automobilisti “virtuosi” ma in base al fatto che complice la crisi economica in atto, il numero di auto circolanti si è ridotto sensibilmente e di conseguenza anche il numero di chilometri percorsi.
C’è da rilevare che la distribuzione geografica degli aumenti non è omogenea, in questo senso va evidenziato che il numero più elevato di denunce si registra nelle regioni in cui i premi assicurativi sono più bassi, ad esempio la Toscana non è più al primo posto per numero di denunce (dopo esservi stata per quattro anni consecutivi) a surclassarla è l’Umbria regione in cui gli automobilisti che hanno causato un sinistro rappresentano il 5,11%, agli ultimi posti troviamo il Molise con il 2,25%, il Friuli Venezia Giulia con il 2,97% e la Basilicata con l 3,21%.
Donne, le più oneste o più distratte?
Altro rilievo interessante è l’aspetto “sociale”, dall’indagine sulle polizze rc auto risulta evidente come le donne siano la categoria che denuncia i sinistri causati in misura maggiore rispetto agli uomini, confrontando i dati si evince come le donne che dovranno cambiare classe di merito sono pari al 4,34% mentre gli uomini si attestano intorno al 3,35%.