Il nostro Paese è significativamente interessato alla diffusione delle tecnologie digitali nell’intermediazione finanziaria.
Infatti, già prima della crisi pandemica, si era registrata una progressiva crescita nell’utilizzo degli strumenti di pagamento alternativi ai contanti.
Lo scenario pandemico
L’emergenza sanitaria e i provvedimenti per contenere la diffusione del contagio da Covid-19, hanno inciso profondamente sul nostro modo di agire quotidiano.
Di conseguenza, anche le nostre abitudini di pagamento sono cambiate, intensificando in modo persistente l’utilizzo di strumenti elettronici.
Tutto ciò ha contribuito a ridurre il gap dell’Italia nel confronto con gli altri Paesi dell’area dell’Euro. Questo in termini di numero di transazioni pro capite regolate con mezzi diversi dal contante.
In particolare, oltre a un maggior uso relativo della carta al POS rispetto all’ATM, l’emergenza sanitaria ha facilitato una crescita rapida delle modalità di pagamento “senza contatto”.
Le transazioni contactless con carta sono infatti passate al 35% del periodo pre-lockdown a oltre il 55% delle transazioni effettuate con dispositivi abilitati.
Anche i bonifici online (via Internet tramite collegamenti telematici) hanno registrato una crescita importante dall’inizio della pandemia.
Verso un cambiamento sempre più radicato
Possiamo ritenere il processo di digitalizzazione ormai irreversibile, come anche mostrano alcune recenti survey sulle nuove abitudini di pagamento dei cittadini europei (e italiani).
Di fronte a questi cambiamenti straordinari le Autorità devono essere capaci di ampliare il proprio angolo di osservazione, aprendo dei canali con cui dialogare nel continuo con il mercato.
Il ruolo degli intermediari del credito
Il ruolo degli intermediari nelle economie moderne in contesti di mercato in rapido cambiamento, come quello che stiamo attualmente vivendo, sono centrali.
I supervisori sono infatti costantemente chiamati a fornire valutazioni sulla sostenibilità dei modelli di business degli operatori finanziari, sull‘adeguatezza della dotazione patrimoniale e sull’efficienza operativa.
In un mercato che è in continua evoluzione e digitalizzazione, gli intermediari del credito diventano delle figure chiave per leggere il cambiamento.
Le sfide del domani
Sono diverse le ricerche di mercato che dimostrano la scarsa conoscenza degli italiani in materia del credito.
Anche questo dato dimostra l’urgenza di avere dei professionisti del settore capaci di guidare le scelte degli italiani ed offrire loro soluzioni altamente personalizzate.
Il problema culturale lo si può affrontare in un unico modo: la diffusione massiccia della cultura finanziaria.
Questa operazione deve partire, secondo l’ultima indagine di Banca d’Italia, innanzitutto da un utilizzo consapevole e attento del digitale da parte di quanti lavorano in questo settore.
Utilizzare i canali online e non solo per divulgare un’informazione corretta e semplificata può significare dare una forte spinta all’economia del Paese.
Continua a rimanere aggiornato sulle ultime novità del mercato finanziario e non solo, consulta il nostro blog e la pagina ufficiale!