Mutui, ripresa variabile
Sul fronte dell’intermediazione del credito la crescita passa per il tasso variabile, una soluzione che conquista sempre più Italiani peri i mutui.
I mutui fanno segnare un barlume di ripresa, il settore dell’intermediazione del credito viene trainato dal tasso variabile, una scelta che trova sempre più favore per chi deve acquistare la prima casa, con un importo medio che si aggira intorno ai 120.000 euro in un arco temporale che di 25 e 30 anni. I primi mesi del 2014 fanno registrare un aumento di circa 10% dei mutui, rispetto allo stesso periodo preso in esame del precedente anno con un calo però dell’importo medio. I mutui hanno segnato un progressivo aumento di mese in mese in termini di numero e valore .
Rispetto al 2013 i mutui legato all’acquisto della prima casa sono cresciuti del 5% le surroghe invece evidenziano una notevole crescita del 15% rispetto al precedente anno ed addirittura un 20% solo negli ultimi mesi.
Il tasso variabile conquista e convince sempre di più
I mutui a tasso variabile ed a tasso variabile con CAP sono i più richiesti attualmente e fanno da traino a tutto il settore, il variabile passa dal 54,2% al 63,6% il variabile con CAP è in leggero aumento e passa dal 7,6% all’8,2%. Le origini dell’aumento della richiesta e dell’erogazione dei mutui può essere spiegato con il miglioramento delle condizioni generali, ovvero tassi ai minimi storici con quelli variabili attestati intorno al 2,2% ed i fissi intorno al 4,5%.
Le previsioni generali sono positive, con un ulteriore calo dei tassi è plausibile una maggiore crescita delle erogazioni dei mutui congiuntamente con il calo dei prezzi degli immobili che favorisce la decisione di acquisto. La quota del prezzo dell’immobile coperto dal finanziamento incide sull’erogazione, attualmente attraverso un corretto bilanciamento è possibile ottenere con un discreto margine di probabilità un mutuo, poiché in questo modo le banche hanno maggiori garanzie.