Tutti amiamo i risultati immediati, è naturale voler vedere la conferma che i gli sforzi sostenuti stanno funzionando immediatamente; sfortunatamente, la realtà non funziona sempre così.
Marketing e intermediazione: il fattore tempo
Anche l’attività di marketing a volte può richiedere del tempo per iniziare a funzionare, questo non significa che non valga la pena, così come non diremmo che è una perdita di tempo fare esercizio fisico o seguire un corso di formazione, tuttavia, richiede il giusto stato d’animo.
Ogni intermediario che si avvicina al marketing, deve pensarlo come un investimento a lungo termine e non come qualcosa di istantaneo; il rischio è quello di sentirsi frustrati e arrendersi troppo rapidamente, e sarebbe un peccato, perché nel tempo l’effetto cumulativo di questa attività paga davvero, mentre la sua assenza può danneggiare il brand.
La psicologia del marketing.
Tutti noi amiamo le cose che ci sono familiari, il semplice effetto dell’esposizione mediatica prolungata produce un noto fenomeno psicologico; tale fenomeno evidenzia come generalmente rispondiamo più favorevolmente alle cose che abbiamo già visto prima. Questo spiega perché le persone preferiscono le canzoni, il cibo, i luoghi e persino altre persone che già conoscono. Significa anche che puoi incoraggiare le persone ad apprezzare il tuo brand semplicemente assicurandoti che lo conoscano già.
Un altro effetto psicologico, chiamato fenomeno Baader-Meinhof, descrive come tendiamo a notare qualcosa dappertutto dopo averla appresa. Questo spiega perché potresti imparare una nuova parola e poi notare che viene usata più volte nei giorni seguenti. Come evidenzia Stuff Works, non sei effettivamente esposto al nuovo oggetto più frequentemente, lo stai notando di più perché lo conosci.
Nel loro insieme, il semplice effetto dell’esposizione e il fenomeno Baader-Meinhof significano che esponendo più frequentemente le persone al tuo brand, inizieranno a notarlo sempre di più.
Questo processo potrebbe non produrre risultati immediati, soprattutto se le persone che hai raggiunto non hanno un urgente bisogno di stipulare una polizza o richiedere un prestito. Non appena se ne presenta la necessità, è probabile che si ricordino di un marchio familiare, che l’associazione di idee avvenga in maniera molto più rapida.
Ciò è dovuto a un altro fenomeno psicologico: sebbene le persone spesso affermino di apprezzare la possibilità di scegliere, quando sono stressate, la necessità di prendere una decisione diventa un’altra fonte di ansia. Secondo un articolo pubblicato su Psychological Science, quando accade questo, le persone tendono a scegliere l’opzione più familiare, indipendentemente dal fatto che sia l’opzione migliore.
Per questo motivo, offrire il miglior prodotto al miglior prezzo non è sufficiente, c’è bisogno che le persone abbiano familiarità con il brand in modo che possano prendere una decisione facile e veloce ad un certo punto lungo la linea del processo di acquisto.
I numeri che dimostrano le teorie
Finora, abbiamo esaminato i fenomeni psicologici che spiegano perché il marketing debba essere visto come un investimento a lungo termine, ora diamo un’occhiata ai numeri.
Che tipo di marketing è sufficiente?
Secondo la Regola dei sette, i potenziali clienti devono ascoltare un’offerta almeno sette volte prima che possano prendere una decisione su di essa. Sette non è un numero magico, ma questo vecchio detto si basa su un’importante osservazione che è stata notata più e più volte: sono necessarie esposizioni ripetute per trasformare i potenziali clienti in clienti.
Anche se il numero di esposizioni necessarie potrebbe non essere sempre sette, questo fornisce un’idea del campo da gioco che stiamo osservando e in cui ci si muove. Studi in materia evidenziano che spesso ci vogliono dalle 7 alle 13 reiterazioni per ottenere un solido vantaggio commerciale – a volte di più. Secondo DMN, uno studio di Diameter ha rilevato che sono state necessarie otto esposizioni a un banner pubblicitario per aumentare il richiamo pubblicitario al 47,1% una singola esposizione ha aumentato invece il richiamo al 22,8%.
Aumentare le interazioni attraverso i contenuti online.
Secondo le statistiche di Internet World, il 95% delle persone navigano sul web e sono connesse; secondo il Pew Research Center, circa il 70% degli utenti utilizza i social media, per gli intermediari che desiderano aumentare il numero di interazioni con potenziali clienti, il web e il digitale sono le uniche strade.
Il Global Online Consumer Report 2017 di KPMG International ha rilevato che il 47% dei consumatori visita il sito Web di un’azienda prima di effettuare un acquisto e, secondo il rapporto Demand Gen.
Le conseguenze del non marketing.
Cosa succede se si rinuncia all’attività di marketing? I potenziali clienti che cercano informazioni online sulla tua attività, non saranno in grado di trovarle. Se ciò accade, potrebbero rivolgersi al competitor, non avendo il tuo brand tra le prime opzioni di scelta. Senza marketing, il marchio non sarà familiare, il che significa che gli acquirenti non ci penseranno quando dovranno prendere una decisione in merito ad una polizza o un prestito.
Secondo Content Marketing Institute, le piccole imprese/liberi professionisti possono aumentare la loro crescita di potenziali clienti del 126% attraverso un blog. Visto da un’altra angolazione, ciò significa che le aziende che scelgono di non dotarsi di un blog (temendo di non avere risultati immediati) stanno perdendo in modo comprovato, la possibilità di generare contatti e far crescere il loro business.
Il marketing funziona, anche se i risultati non sono istantanei, come molte altre cose belle della vita, vale la pena essere pazienti e perseveranti nel marketing dell’intermediazione.
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