Il ritardo degli intermediari assicurativi

Gli intermediari sono il 90% degli addetti alle assicurazioni, ma l’80% non ha neanche un sito web.

Sono numerose le indagini condotte nell’ultimo anno che rivelano questo dato e che – di conseguenza – mettono in risalto grandi opportunità tutte da esplorare per l’intermediario assicurativo.

Alcuni dati 

La penetrazione della digitalizzazione all’interno del comparto assicurativo sembra essere arrivata ad un punto cruciale.

Dai dati emerge infatti che entro 10 anni l’82% dei consumatori di prodotti assicurativi sarà digitale. Tuttavia, l’80% degli intermediari assicurativi non vende ancora servizi online.

Intermediari assicurativi: il 76% non teme la digitalizzazione 

La maggior parte degli addetti che operano come intermediari non temono la disintermediazione dall’utilizzo di strumenti online.

Se il 50% dei broker non ha paura dell’avvento del digitale nel rapporto con il cliente, la percentuale sale al 59% nel caso degli agenti monomandatari e al 63% per quelli plurimandatari.

Il 76% del campione ritiene infatti che la digitalizzazione sia un fattore molto importante per rimanere competitivi, consapevoli che l’utilizzo di servizi e soluzioni digitali quali Big Data (per il 36%), Web services (il 35%), l’intelligenza artificiale (il 30%), blockchain (il 23%) – solo per citarne alcuni – possono avere un impatto positivo sul loro lavoro.

Manca la visione strategica 

Il 73% degli intermediari dichiara di aver già avviato in maniera significativa prima del 2020 un processo di digitalizzazione per automatizzare i processi.

Questi riguardano prevalentemente la gestione di attività quotidiane come emissione polizze, richieste di quotazione, gestione di pagamenti.

Tuttavia, manca ancora una visione più strategica del processo di digitalizzazione. Soprattutto nell’ottica di rispondere con nuovi servizi e proposte online o via app a un consumatore sempre più digitale.

L’80% dichiara infatti di non disporre di un sito o di un’applicazione per vendere online i propri prodotti e servizi.

Il gap tra consumatore digitale e offerta assicurativa

Dall’indagine emerge un evidente gap tra il nuovo consumatore digitale e l’offerta assicurativa tradizionale, reso ancora più complesso dal contesto di bassa retention dell’Industria Assicurativa.

Questo dato si rafforza specialmente tra i segmenti più giovani: l’85% dei giovani, infatti, ritiene che l’offerta assicurativa non sia in linea con le proprie esigenze.

Il cliente digitale richiede un approccio e un linguaggio nuovo, che si allinei alle esigenze dei più giovani (56% millennials). In particolar modo di prodotti che abbiano una migliore usabilità online (72%) e integrazione con lo smartphone (81%).

Le sfide della digitalizzazione assicurativa

Sebbene confrontando i dati di quest’ultima indagine con quelli prodotti nel 2020, si possano registrare evidenti margini di miglioramento, molte sono ancora le sfide da vincere secondo gli intervistati, per arrivare a una transazione digitale adeguata di tutta la filiera.

Il 40% dichiara che la sfida più grande da vincere resta quella delle barriere culturali, erano il 60% nel 2020.

La seconda sfida da affrontare riguarda la poca o non adeguata integrazione della tecnologia con i sistemi della compagnia assicurativa.

Infine, il tema della formazione, che rappresenta un fattore chiave, giudicata insufficiente e da migliorare per il 32% degli intervistati.

Proprio a motivo ciò, il nostro blog vuole essere un valido canale informativo a sostegno degli intermediari, offrendo loro aggiornamenti in merito al proprio settore e non solo.

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