Il presidente dell’IVASS sui falsi intermediari assicurativi
Il presidente dell’IVASS (l’autorità di vigilanza sulle assicurazioni ) Salvatore Rossi è intervenuto di recente sul sito con un comunicato che riguardava molteplici temi, tra i quali i falsi intermediari e la falsificazione delle polizze. Il tema delle truffe è molto sentito soprattutto dall’IVASS che si è spesa molto in questi primi mesi proprio per contrastare questo fenomeno che causando ingenti danni ecomomici a tutto il comparto assicurativo e soprattutto per i piccoli agenti e broker assicurativi che si contendono il mercato delle RC auto.
Archivio integrato anti frode
Una delle soluzioni per arginare il fenomeno dei falsi intermediari e della falsificazione delle polizze è l’archivio integrato anti frode, un sistema che mette insieme i dati già acquisiti ma sparsi e disorganizzati e che ne raccolga di nuovi in modo tale da poter offrire all’IVASS un quadro più delineato e poter mettere a fuoco delle eventuali anomalie.
Un’intelligence contro le frodi
Secondo il presidente dell’IVASS l’ipotesi della creazione di un team dedicato al contrasto delle frodi assicurative è poco percorribile; per battere le frodi è necessario intervenire a livello informativo e tecnologico, migliorare quindi il sistema di acquisizione dei dati e glistrumenti per poterli trattare.
Dematerializzazione dei documenti
Per aumentare l’efficacia del contrasto è già stata prevista lo scorso anno la dematerializzazione dei contrassegni assicurativi e degli attestati di rischio, un modo per rendere più rapida la procedura di controllo e verifica.
Le forze dell’ordine avranno infatti a disposizione dati confrontabili in tempo reale, in questo modo sarà possibile mettere in relazione la copertura assicurativa con i veicoli in circolazione ed avere quindi un dato sul crescente fenomeno delle scoperture assicurative.
Falsi colpi di frusta
Contro le truffe sui falsi colpi di frusta sono stati introdotti criteri più precisi e delineati per verificare le lesioni personali di minore gravità. Tale introduzione ha portato ad una prima diminuzione del costo medio dei sinistri appartenenti alla facia più bassa di un 20% circa.