C’è già chi tra coloro che operano nel settore assicurativo strizza l’occhio alle parole del presidente del consiglio Monti che la scorsa settimana ha dichiarato che la spesa sanitaria nazionale deve essere portata a livelli sostenibili, molti hanno infatti interpretato queste parole come una privatizzazione del sistema sanitario e subito si è guardato al modello americano dove come sappiamo le assicurazioni coprono le spese sanitarie, dove il sistema privato si è diffuso a fronte di un servizio sanitario più efficiente (o tale).
Un modello di questo tipo difficilmente potrebbe essere diffuso in così poco tempo in un paese come il nostro dove, lo ricordiamo il diritto alla salute è garantito dalla costituzione italiana e quindi questa forma di assistenza sanitaria privata risulterebbe incostituzionale. Distante dal modello della polizza assicurativa sulla salute è quello adottato in Spagna il cosiddetto modello Alzira che prevede l’affidamento della gestione della sanità pubblica tramite concessione amministrative a soggetti privati, i servizi concessi vanno dai più semplici ad interventi più complessi; il premier Rajoy ha recentemente sostenuto caldeggiato questo modello con l’intenzione di estenderlo a tutta la Spagna a fronte di un risparmio complessivo sulla spesa pubblica di circa il 25%.
Altra possibilità che si prospetta all’orizzonte è quella che ricorda il modello tedesco più o meno misto di assistenza sanitaria, che si muove tra assicurazioni, fondi pubblici e casse lavoro non a scopo di lucro.