Registro OAM compro oro: iscrizione

Registro OAM Compro Oro: il 5 luglio è entrato in vigore il decreto legislativo sui ‘compro oro’.

Iscrizione registro oam compro oro.

La normativa, fortemente contestata da Confartigianato, include anche gli orafi artigiani tra i soggetti che devono rispettare gli obblighi di iscrizione al registro compro oro imposti a chi svolge soltanto attività di compravendita di metalli e oggetti preziosi.

Il decreto legislativo, in vigore dal 5 luglio prevede infatti che da questa data decorreranno tre mesi entro i quali il Ministero dell’Economia dovrà adottare un apposito decreto con le modalità di invio dei dati e di alimentazione del Registro OAM compro oro al quale dovranno iscriversi gli operatori.

Una volta entrato in vigore il decreto ministeriale, l’OAM – Organismo degli Agenti in attività finanziaria e dei Mediatori creditizi – avrà a disposizione altri tre mesi per avviare la gestione del Registro Compro Oro

Registro OAM compro oro come iscriversi

Nel dettaglio il decreto detta disposizioni specifiche per la definizione degli obblighi cui gli operatori compro oro sono tenuti al fine di garantire la piena tracciabilità della compravendita e permuta di oggetti preziosi usati e la prevenzione dell’utilizzo del relativo mercato per finalità illegali, con specifico riferimento al riciclaggio di denaro e al reimpiego di proventi di attività illecite.

Iscrizione registro oam compro oro: principali adempimenti previsti dal decreto sono:

  • iscrizione nel registro compro oro;
  • obbligo di identificazione della clientela;
  • obblighi di conservazione;
  • tenuta del conto corrente dedicato alle sole operazioni di compro oro;
  • segnalazione delle operazioni sospette;
  • limite al contante fissato a 500 euro.

Registro OAM compro oro molte le polemiche

L’Antico, associazione nazionale tutela il comparto dell’oro, ha sottolineato quanto segue:
“Tutti gli operatori obbligati dovranno, con l’entrata in vigore della norma, adeguarsi al rispetto delle nuove misure ivi incluso l’assoggettamento a sanzioni amministrative e penali contemplate dalla legge per le violazioni specifiche in materia di obblighi trasgrediti. Considerata la severità e la gravosità delle previsioni sanzionatorie, onde evitare inconsapevoli violazioni, l’associazione, da oltre 10 anni impegnata nel settore aurifero, grazie alla propria rete di professionisti (commercialisti, tributaristi e avvocati) competenti, autorevoli ed esperti conoscitori, in modo trasversale, di tutto il comparto aurifero, offregratuitamente consulenza ed assistenza ai propri associati nell’adempimento degli obblighi sopra elencati. Il tutto al fine di assistere e coadiuvare al meglio, tutti gli operatori del settore aurifero, nel rispetto delle norme durante l’espletamento delle attività specifiche”.

Anche Confartigianato si è schierata contro questo decreto, di fatti il Presidente di Confartigianato Orafi, Andrea Boldi, è intervenuto in audizione alla Camera e al Senato proprio per chiedere sì una legge che disciplinasse i compro oro, ma senza caricare di nuova burocrazia gli orafi artigiani che svolgono attività di compravendita di oro usato soltanto in forma marginale e occasionale.

Una posizione quella di Confartigianato, accolta e condivisa dalle Commissioni di Camera e Senato. Ma alla fine ha prevalso il nuovo decreto.

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