La fondazione Mapfre ha pubblicato la decima edizione del “Ranking dei maggiori gruppi assicurativi europei nel ramo danni del 2013”.

I dati sono stati elaborati partendo dalle informazioni rese note dalle compagnie nei rispettivi report annuali. La classificazione è stata effettuata in base al volume dei premi raccolti dai gruppi nel 2013 in tutti i paesi in cui operano in questa linea di business. Lo studio fornisce informazioni sulla combined ratio, pareri sugli eventi più importanti dell’anno e una tabella con i risultati ottenuti da ciascun gruppo.
Complessivamente, per quanto riguarda i rispettivi mercati nazionali ed europei, persistono fattori come la forte pressione competitiva e un contesto economico negativo prolungato che hanno influenzato un calo della domanda. Questo effetto è stato compensato, in alcuni casi, da tassi crescenti. Tuttavia, il comportamento dei principali mercati europei non è omogeneo: mentre paesi come Germania e Francia il segmento danni aumentati i ricavi, in altri paesi come Italia e Spagna, la raccolta dei premi danni è diminuita.
Di seguito la classifica:
1 Allianz
2 Axa
3 Zurich
4 Generali
5 Achmea
6 Mapfre
7 Talanx
8 RSA
9 Ergo
10 Aviva
Allianz continua a guidare la classifica con un volume di premi pari a € 46.579.000, lo 0,7% in meno rispetto al 2012. Questo è dovuto all’impatto negativo del tasso di cambio, in particolare al deprezzamento del dollaro australiano e statunitense nei confronti dell’euro. Aviva scende di due posizioni in classifica, permettendo a RSA e Ergo di salire di una posizione ciascuno. Gli altri gruppi mantengono la loro posizione.
Nonostante l’aumento del numero di sinistri collegati a fenomeni naturali, il rapporto premi/sinistri è migliorato per sei dei gruppi presenti in classifica, con un conseguente miglioramento dei risultati tecnici.
La somma dei risultati di sette dei dieci gruppi che fanno parte di questo ranking è di 14.065 milioni di euro nel 2013, con un incremento del 2,4% rispetto al 2012.
Da sottolineare la crescita di Zurich pari al 2,3%. Degno di nota è il risultato di Generali, raggiunto grazie ad un aumento dei profitti netti realizzati e a minori rettifiche di valore di attività finanziarie. Le perdite del gruppo RSA sono legate all’impatto del maltempo registrato nell’arco dell’anno che ha colpito i suoi mercati in Scandinavia, Canada e Regno Unito e ai risultati ottenuti nel mercato irlandese.