Polizze vita a rischio per la copertura dell’IMU

La scure del governo si abbatte sul 90% degli Italiani per garantire la copertura dell’IMU, e depennare la prima rata dell’odiata imposta sulla casa. Il punto principale di questa vicenda è che il governo in tandem Letta-Alfano aveva rilasciato dichiarazioni che promettevano un taglio dell’IMU senza che questo ricadesse in alcun modo sugli italiani tramite altre imposte.

L’articolo della discordia
Tra i vari articoli contenuti nel decreto IMU approvato il 31 agosto troviamo il numero 12 che stabilisce per quest’anno al 19% il limite massimo di detrazione dall’Irpef dei premi di assicurazione sulla vita e di quelli contro gli infortuni e la non autosufficienza. Nel dettaglio: i contribuenti italiani sino a questo momento potevano beneficiare di un tetto massimo di 1291 euro che nel 2013 viene abbassato a 630 euro e per il 2014 a 230 euro.

Uno stato che non premia più chi provvede a stesso
Il welfare che dovrebbe premiare chi riesce a contribuire autonomamente alla propria previdenza oggi invece addirittura tartassa chi stipula polizze vita ad esempio, la maggior parte degli italiani infatti ha scelto e sceglie questo tipo di prodotti assicurativi prima come forma di risparmio ed in secondo luogo come integrazione alla previdenza attratti anche dalla possibilità di poter detrarre gli importi dall’imposta sui redditi fino ad un tetto massimo del 19% che si riduce ad un centinaio di euro per il 2013 e a poco più di 40 euro per il 2014.

Chi paga il conto e chi ci rimette
Insomma a farne le spese saranno nuovamente i cittadini, che si vedranno addossare un’Irpef ancora più onerosa che non potrà essere ammorbidita dalle detrazioni legate alle polizze vita, tutto questo in un contesto economico che penalizza già fortemente i lavoratori dipendenti ed i pensionati, che come è facile ipotizzare sono in larga parte coloro che hanno deciso di stipulare questo tipo di polizze.