Più mutui meno prestiti
Il settore del credito, ed in particolare quello dei mutui inizia con tutta probabilità ad intravedere i primi segnali di una ripresa graduale, tale comparto ha infatti fatto registrare per il quarto mese consecutivo il segno positivo marcando un +1,2% rispetto allo stesso mese nell’anno precedente. Nello stesso periodo la domanda di prestiti segna una flessione del 9,4% indicativa del fatto che molto probabilmente gli Italiani già segnati dalla crisi economica che ha investito il nostro paese hanno già attuato un cambio di abitudini.
Cambio di abitudini, meno prestiti più mutui
L’Italia infatti ha fatto registrare un livello altissimo di debito privato negli scorsi anni, ora i consumatori nostrani iniziano a selezionare con cura le forme e soprattutto le destinazioni del proprio debito, al primo posto non può che figurare la casa ed ecco che gli investimenti si concentrano tutti sul mutuo. Questa in sintesi potrebbe essere una prima spiegazione del segno positivo fatto registrare dal comparto mutui che complessivamente presenta un importo medio erogato pari a circa 127.000 euro contro i circa 131.000 dello stesso periodo nel 2012.
Anche la durata ha subito un cambio rispetto al passato il range 25/30 rimane in testa pur perdendo 1,8 punti percentuali rispetto allo stesso periodo preso in esame nell’anno precedente, mentre il range 10/15 ha fatto registrare un incremento di 1,1 punti percentuale, anche questo potrebbe essere il segno di un generale e strutturale cambio di abitudini, gli italiani scelgono di pagare magari una rata più alta ma fare sacrifici per meno tempo, un investimento quindi che punta tutto sul breve periodo.
Riassumendo, in sintesi il comparto prestiti denota ancora un atteggiamento di prudenza influenzato sicuramente dalla crisi congiunturale ancora in atto che costringe le famiglie italiane a ripiegare da questo punto di vista, mentre dall’altro lato i mutui stanno facendo registrare una prima graduale inversione di tendenza.