3 domande importanti da porsi prima di lanciare un blog aziendale/personale
Un imprenditore o un professionista, non c’è dubbio che i questi tempi pensino di avviare un blog. I blog possono aiutare ad attirare traffico sul proprio sito, a convertire i visitatori in “lead” e costruire la propria reputazione online come esperto del settore.
Eppure, il blog richiede un investimento significativo, in termini di impegno da dedicarvi altrimenti può tramutarsi in un magnifico spreco di tempo. Prima di avviare un blog è consigliabile porsi opportune domande come quelle che seguono.
1. Il sito web indica chiaramente l’area di business?
Sembra una domanda banale, ma per un intermediario assicurativo o del credito il proprio sito o blog è estremamente comprensibile, ma il segreto è mettersi sempre dalla parte dell’utente e rendere chiaro un contenuto anche a chi non è pratico del settore in questione.
Se lo scopo della propria attività non è ovvio, non preoccupatevi del blog fino a quando non lo è.
Un sito web dovrebbe comunicare immediatamente e in maniera chiara quanto segue:
Perché siete sul mercato? Ogni azienda ha una storia, una ragione per essere sul mercato. Offrite un prodotto o un servizio perché si pensa sia utile per coloro che lo utilizzano? La home page, la pagina dei servizi o dei prodotti devono descrivere queste informazioni nel modo più chiaro e conciso possibile.
Che cosa proponete?– Vi è mai capitato di visitare un sito web e aver faticato a capire ciò che viene proposto? Evitate questo a tutti i costi, se i visitatori non riescono a capire cosa proponete in pochi secondi, perdono interesse. Si parla di una necessità? un desiderio? o un problema specifico? spiegatelo usando le parole più semplici possibili, non lasciare nulla all’immaginazione o peggio ancora all’interpretazione.
A chi serve? Molte aziende sono riluttanti a “limitare” il proprio “raggio di azione”, ma non si può essere tutto per tutti. Definire il proprio pubblico di destinazione aiuterà a creare contenuti adatti ad attirare i clienti giusti e per evitare di perdere tempo su quelli sbagliati.
Prima di partire è opportuno determinare chi è il pubblico di destinazione e progettare il sito web in maniera tale che si rivolga a quel target. Utilizzate un linguaggio e degli esempi che siano significativi per i potenziali clienti, con immagini che esaltino il lato emotivo. Attirate il giusto visitatore aiuterà a costruire fiducia e credibilità.
2. I canali di comunicazione sono impostati per supportare il blog?
Il pubblico scelto, come viene a conoscenza dei post pubblicati? come interagisce con il blog? Leggono dal desktop o da un dispositivo mobile? Come e dove condividono gli articoli?
Prima di pubblicare, assicuratevi che nel sito siano presenti tutti i collegamenti adatti ai profili e pagine social aziendali e/o personali e soprattutto le funzionalità adatte a condividere i vostri contenuti.
Se non siete pratici chiedete una mano nell’agganciare il sito e quindi il blog ad un sistema di monitoraggio (es. google analytics).
3. Avete nominato un responsabile?
Quando si avvia un blog per praticità lo si gestisce da soli, non è una cosa sbagliata, ma via via se si vuole farlo crescere è consigliabile affidare la gestione del blog ad un responsabile designato che può:
- Stabilire un calendario editoriale dei contenuti
- Formattare, caricare e pubblicare ogni post in tempo
- Promuovere i post sul blog
- Controllare tutti i canali di comunicazione per problemi e rispostondere a qualsiasi interazione
- Tracciare e risultati dei rapporti
Se si decide di pubbliare solo una o due volte al mese, potrebbe bastare qualcuno del team che è disposto a portare avanti queste attività.
Il blogging aziendale è gratificante e può essere utile per l’azienda, ma avviare un blog semplicemente per un capriccio è probabile che non dia risultati apprezzabili.
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