Le polizze protection sono una realtà abbastanza consolidata all’estero, comincia ad emergere una certa necessità anche in Italia.
La crisi economica esplosa nel 2008 tra mutui subprime, speculazioni e disoccupazione galoppante ci ha mostrato la fragilità del sistema e quanto le certezze su cui tante persone hanno fatto affidamento si sono dimostrate vane con un quadro economico come quello attuale che ha messo seriamente in bilico tante famiglie.
I tempi cambiano e bisogne prevedere ogni evenienza
Oggi esiste più che ma un serio rischio di non riuscire a ripagare il debito con una banca o con un istituto di credito, vuoi per la perdita del lavoro vuoi per l’accumulo di troppe rate le famiglie devono sempre più spesso fare fronte a questa eventualità. Le linee guida Europee sono chiare in questo senso, l’affordable lending infatti stabilisce i paletti sui quali strutturare la possibilità di aprire una linea di credito con i consumatori analizzando la loro capacità di affrontarla nel corso del tempo. Le polizze protection prendono in considerazione proprio le eventualità negative che si possono presentare (perdita di lavoro, infortunio, etc) per dare un supporto a chi ha stipulato un finanziamento nel saldare le rate mensili. Tale concetto non è ancora preso in considerazione in maniera seria da banche ed istituti di credito ma che dovrebbe invece fare parte di una consulenza completa che è dovuta al cliente nel momento in cui decide di avviare un mutuo o un prestito.
Un canale utile per gli operatori del settore assicurativo
Le polizze protection potrebbero rappresentare anche un mercato utile per tutto il comparto assicurativo che proprio di questi tempi necessita di una piccola spinta per ripartire, senza contare che le polizze protection vanno di pari passo con i mutui quindi si avvierebbe un percorso per rimettere in moto due settori cruciali per la ripresa del nostro paese.
