Intermediari del credito, migliora la situazione
Secondo alcune recenti stime, la rigidità dell’accesso al credito per famiglie ed imprese sta lievemente attenuandosi, la visione in prospettiva infatti manifesta lievi ma significativi miglioramenti. Le condizioni di accesso al credito per l’acquisto di abitazioni da parte delle famiglie è in linea con previsioni meno sfavorevoli.
Se i dati contenuti in un’indagine del credito bancario condotta dalla BCE fossero effettivamente confermati sul campo, si aprirebbero scenari di mercato che gli intermediari del credito attendono da tempo, e potrebbero innescare quel meccanismo di fiducia nei consumatori capace di rimettere in moto i consumi e quindi l’economia.
Per le imprese accesso al credito sempre più difficile
La situazione delle imprese di contro non migliora, l’offerta di servizi di credito diventa infatti lievemente più restrittiva in conseguenza di previsioni negative e conseguenti maggiori rischi per il credito.
Mercato immobiliare più ottimista
Gli intermediari spiegano che le prospettive del mercato immobiliare sono meno sfavorevoli, questo induce meno turbolenze e rischi nell’accesso al credito per l’acquisto di abitazioni da parte delle famiglie, consentendo meno rigidità del sistema anche perché rimettere in moto il mercato immobiliare significherebbe dare una notevole spinta a tutta l’economia. L’accesso al credito per l’acquisto di un’abitazione darebbe spinta ad un intero settore collegato ed in parte al relativo indotto dell’edilizia, in altre parole significherebbe far ripartire un intero ecosistema che attualmente è completamente fermo.
La previsione è che alla fine del trimestre in corso si inizino ad intravedere i primi segnali che portino una prima effettiva ripresa dell’accesso al credito, una speranza per molte famiglie per le quali questi servizi restano l’unica opportunità per l’acquisto di un’abitazione; la BCE sembra auspicare anch’essa che si vada in questa direzione, un impulso di questo tipo sarebbe un vero e proprio propulsore per l’intera economia del nostro paese, e dell’intera zona euro.