Ligresti, la fine di un’era
La notizia che domina i corridoi è l’arresto della famiglia Ligresti, una vicenda che parte da lontano e che da molto tempo è protagonista nei vari articoli e forum del web. La fusione Unipol Fonsai è una vicenda che si portata dietro numerosi strascichi soprattutto a livello economico con tutte le implicazioni del caso quali eventuali esuberi e licenziamenti.
Gli inizi
Fin dai rapporti iniziali con Mediobanca i Ligresti hanno assunto notevole peso nel panorama Italiano, crescendo sempre di più in importanza, soprattutto nella fase iniziale che risale agli anni ‘80. L’universo Ligresti è costituito da partecipazioni minoritarie ma comunque sempre orientate in maniera strategica, anche con Mediobanca la direzione è quella di avere dalla propria parte l’unico gruppo che può dare accesso al credito a lungo termine, fattore di massima importanza per un’azienda.
La nascita di Fondiaria Sai
Dopo alterne vicende che si intrecciano a mani pulite, il gruppo Ligresti procede con una delle più importanti fusioni nel settore assicurativo delle RC auto dando vita a Fondiaria-Sai.
Il passaggio con Unipol
La gestione Ligresti porta il gruppo sull’orlo del fallimento, l’unica via per poter salvare tutto è la fusione con un nuovo gruppo, questa volta Unipol, da qui in poi iniziano i vari accertamenti sui buchi di bilancio ed in generale su tutta la gestione che porterà i primi dubbi delle autorità sulla fusione, con i dipendenti che restano in attesa di conoscere il loro destino tra esuberi e licenziamenti annunciati.
La vicenda Ligresti è solo una delle tante che negli ultimi anni hanno scosso il panorama economico italiano, ed è soprattutto una di quelle che ha maggiormente inciso sul settore assicurativo, il tutto in un contesto in cui i vari figli vengono disposti nei consigli di amministrazione.
Alla base del crollo le complesse vicende finanziarie che nel tempo si sono ingigantite, investimenti e fusioni che all’inizio hanno provocato i primi segni di cedimento per poi tramutarsi in una vera e propria valanga.