Rami Assicurativi: cosa sono e come orientarsi nel settore

rami assicurativi

Una guida essenziale per chi vuole entrare nel mondo assicurativo: definizioni, classificazioni e consigli pratici per orientarsi tra i rami vita e danni.

Nel settore assicurativo, la classificazione per rami è un concetto fondamentale per chi intende lavorare come intermediario. Comprenderla a fondo è indispensabile per superare l’esame IVASS e, più in generale, per svolgere in modo consapevole e professionale il proprio ruolo nel mercato assicurativo. Ma cosa si intende davvero per ramo assicurativo? Quali sono le principali differenze tra ramo vita e ramo danni? E soprattutto: come orientarsi nella scelta del ramo su cui costruire la propria carriera?

In questo articolo faremo chiarezza su questi temi, offrendo una panoramica completa – ma accessibile – dei rami assicurativi previsti dal Codice delle Assicurazioni Private, con il supporto dei dati aggiornati forniti da IVASS.

Cosa si intende per rami assicurativi

Nel mondo assicurativo, il termine ramo indica una macro-categoria di rischio o di prodotto assicurativo alla quale appartengono le polizze. La classificazione in rami è stabilita ufficialmente dal Codice delle Assicurazioni Private (D.lgs. 209/2005 e successive modificazioni) e si divide in due grandi gruppi: rami vita e rami danni.

Ogni ramo racchiude polizze che rispondono a determinati bisogni di protezione economica (es. morte, invalidità, incendio, responsabilità civile, ecc.), ed è vincolato da normative tecniche, contabili e prudenziali specifiche.

Conoscere la struttura dei rami è fondamentale per chi vuole operare come intermediario assicurativo, ma anche per chi desidera comprendere meglio il proprio contratto assicurativo o orientarsi in un investimento.

Classificazione dei rami assicurativi

La classificazione dei rami assicurativi segue quindi quanto stabilito dal Codice delle Assicurazioni Private (CAP, D.lgs. 209/2005), che definisce in modo puntuale i 6 rami vita e i 18 rami danni oggi in vigore. Di seguito ne riportiamo l’elenco completo.

Rami vita (art. 2, comma 1 del CAP)

Nel comparto assicurativo, i rami vita sono regolati dall’articolo 2, comma 1 del Codice delle Assicurazioni Private. Ecco l’elenco completo:

  • Ramo I – Assicurazioni sulla durata della vita umana (polizze caso vita, caso morte o miste)
  • Ramo II – Assicurazioni di nuzialità e di natalità
  • Ramo III – Assicurazioni sulla vita collegate a fondi d’investimento o indici (unit linked e index linked)
  • Ramo IV – Assicurazioni per malattia, contro il rischio di non autosufficienza a lungo e per il rischio di invalidità grave (causata da malattia o infortunio);
  • Ramo V – Operazioni di capitalizzazione
  • Ramo VI – Operazioni di amministrazione dei fondi previdenziali, istituiti per la corresponsione di benefici in situazioni di decesso, di sopravvivenza o di interruzione o diminuzione dell’attività professionale

Rami danni (art. 2, comma 3 del CAP)

I rami danni comprendono una vasta gamma di prodotti assicurativi volti a coprire eventi fortuiti che comportano danni a beni materiali, lesioni alla persona o responsabilità verso terzi. Secondo l’articolo 2, comma 3 del Codice delle Assicurazioni Private, questi rami sono 18 in totale, e abbracciano ambiti molto diversi, dalle coperture obbligatorie per la circolazione stradale alle garanzie per aziende, professionisti e famiglie.

A differenza dei rami vita, dove la finalità è legata alla durata della vita umana o al risparmio previdenziale, le polizze danni intervengono al verificarsi di un evento incerto e dannoso, come un infortunio, un incendio o un sinistro stradale. I premi raccolti vengono quindi calcolati sulla base della probabilità di accadimento dell’evento assicurato e dell’entità del danno potenziale.

Ecco l’elenco completo:

  1. Incidenti e infortuni (inclusi gli incidenti sul lavoro e le patologie professionali); risarcimenti forfettari; compensi temporanei; tipologie miste; persone trasportate;
  2. Malattie: risarcimenti forfettari; indennità temporanee; tipologie miste;
  3. Mezzi di trasporto terrestri (a esclusione di quelli su rotaia): qualsiasi danneggiamento a: autoveicoli e mezzi a motore terrestri; veicoli terrestri senza motore;
  4. Mezzi di trasporto ferroviari: qualsiasi danneggiamento subito dai convogli ferroviari;
  5. Aeromobili: qualsiasi danneggiamento subito dai mezzi di trasporto aerei;
  6. Imbarcazioni e natanti: qualsiasi danneggiamento subito da: natanti fluviali; imbarcazioni lacustri; mezzi navali marittimi;
  7. Beni in trasporto (inclusi prodotti, bagagli e altri oggetti): qualsiasi danneggiamento alle merci in movimento o ai bagagli, a prescindere dal tipo di mezzo utilizzato per il trasporto;
  8. Roghi e calamità naturali: qualsiasi danneggiamento ai beni (ad eccezione di quelli inclusi nei rami 3, 4, 5, 6 e 7) provocato da: combustione; deflagrazione; tempeste; fenomeni naturali differenti dalle tempeste; radiazioni nucleari; franamenti del suolo;
  9. Ulteriori danni patrimoniali: qualsiasi danneggiamento ai beni (esclusi quelli dei rami 3, 4, 5, 6 e 7) causato da grandinate o gelate, oltre che da altri eventi, come i furti, differenti da quelli del punto 8;
  10. RCA, responsabilità civile per autoveicoli terrestri: qualsiasi responsabilità derivante dall’utilizzo di mezzi motorizzati terrestri (inclusa la responsabilità di chi trasporta);
  11. Responsabilità civile per aeromobili: qualsiasi responsabilità derivante dall’impiego di mezzi aerei;
  12. Responsabilità civile per natanti: qualsiasi responsabilità derivante dall’utilizzo di imbarcazioni fluviali, lacustri e marine;
  13. Responsabilità civile generica: qualsiasi responsabilità differente da quelle specificate dei rami 10, 11 e 12;
  14. Crediti: danni economici causati da insolvenze; crediti per l’export; vendite rateali; finanziamenti ipotecari; crediti nel settore agricolo;
  15. Cauzione diretta o indiretta;
  16. Danni pecuniari diversi: rischi professionali; carenza di entrate (generica); condizioni meteorologiche avverse; mancati guadagni; mantenimento di costi fissi; spese commerciali non previste; diminuzione del valore di mercato; mancanza di canoni o rendite; danni commerciali indiretti non citati in precedenza; danni economici extra-commerciali; altri danni di natura economica;
  17. Protezione giuridica: tutela legale;
  18. Servizi di soccorso: supporto a persone in condizioni di necessità.

Approfondimento dei principali rami assicurativi

Abbiamo visto che nel panorama italiano, i rami assicurativi si distinguono in due grandi categorie: vita e danni. Entrambi rispondono a esigenze diverse, si sviluppano in sottorami specifici e hanno un peso molto diverso sul mercato, come mostrano i dati IVASS relativi al 2024.

Approfondiamo alcuni dei più interessanti.

I rami vita: tra stabilità e innovazione

Il comparto vita continua a rappresentare la parte dominante del mercato assicurativo italiano, con oltre 110 miliardi di euro di premi raccolti nel 2024 – il 73% della raccolta totale (dati IVASS). Dopo due anni difficili, il settore ha conosciuto una crescita del 21,2% trainata dalla ripresa economica e da una maggiore fiducia dei risparmiatori.

Tra i rami vita, il Ramo I – dedicato alle assicurazioni sulla durata della vita umana, come polizze caso morte, caso vita o miste – resta il pilastro del sistema. Le polizze rivalutabili di questo ramo rappresentano il 65,2% del totale vita, confermando l’interesse per soluzioni a basso rischio e rendimento garantito.

Nel 2024 si è registrato un aumento degli attivi delle gestioni separate con fondo utili, che sono passati da 16,6 a 27,7 miliardi di euro, segnalando una maggiore attrattività di questa tipologia di prodotti. Allo stesso tempo, si è osservata una riduzione dei riscatti, elemento che contribuisce a evidenziare una maggiore stabilità del comparto vita tradizionale.

Il Ramo III, che comprende le assicurazioni unit-linked e index-linked collegate a organismi di investimento collettivo del risparmio o di fondi interni, a indici o ad altri valori di riferimento, ha registrato un’importante crescita nel 2024: +59% rispetto al 2023.

I rami danni: coperture diffuse e mercato in evoluzione

Parallelamente, anche il comparto danni ha mostrato una crescita costante nel 2024, con 40,9 miliardi di euro di premi raccolti (+7,5% sull’anno precedente). Si tratta di un mercato più frammentato, ma essenziale per la protezione dei beni, della persona e della responsabilità civile.

A dominare è il Ramo 10, relativo alla responsabilità civile auto (RC Auto), che da solo pesa per il 42,8% dell’intera raccolta danni. Con oltre 33 milioni e mezzo di veicoli assicurati, un premio medio annuo di 419 euro per le autovetture (289 euro per ciclomotori e motocicli) e 1,8 milioni di sinistri registrati, rappresenta una delle aree più regolamentate del settore.

In un contesto di crescente attenzione ai temi della salute e del cambiamento climatico, assumono inoltre un’importanza sempre maggiore le coperture sanitarie integrative e le polizze per la protezione da eventi naturali estremi.

Come scegliere il ramo su cui specializzarsi

Per un intermediario assicurativo, la scelta del ramo assicurativo su cui costruire la propria carriera dipende da diversi fattori, tra cui:

  • Interesse personale e profilo del cliente: chi è appassionato di finanza e investimenti potrebbe trovare stimolante il ramo vita, soprattutto nelle sue forme più evolute come il ramo III; chi invece preferisce un approccio consulenziale per aziende e famiglie, può orientarsi verso i rami danni (property, RC, infortuni).
  • Domanda di mercato: i dati IVASS 2024 mostrano un comparto vita in ripresa (oltre 110 miliardi di raccolta premi, +21,2%), mentre il ramo danni continua a crescere costantemente (+7,5%) con forte richiesta di coperture personalizzate e protezione sanitaria integrativa.
  • Sbocchi professionali: le reti distributive si stanno diversificando: nel ramo vita prevalgono sportelli bancari e consulenti finanziari; nei rami danni dominano le agenzie (77,1%), ma crescono anche broker e vendita diretta.

RB Intermediari offre corsi specifici sulla classificazione dei rami assicurativi e sulle competenze richieste per ogni area. Scopri di più sul corso dedicato al tema: Classificazione per rami di attività – RB Intermediari

Domande frequenti sui rami assicurativi

  • Cosa rientra nel ramo vita?

Polizze sulla durata della vita umana, polizze rivalutabili, unit-linked, capitalizzazione e fondi pensione.

  • A quale ramo appartiene una TCM?

Le temporanee caso morte (TCM) appartengono al Ramo I.

  • Che cos’è il Ramo III?

Riguarda le assicurazioni vita collegate a fondi d’investimento (unit e index linked), con rischio finanziario a carico dell’assicurato.

  • Cosa comprende il ramo danni?

Tutti i rischi diversi dalla vita, tra cui: infortuni, malattie, danni ai beni, responsabilità civile, tutela legale e assistenza.

Apri barra laterale
WhatsUp Online
Invia su WhatsApp
Carrello della spesa

Il tuo carrello è vuoto

Puoi dare un'occhiata a tutti i prodotti disponibili e acquistarne alcuni nel negozio

Ritorna al negozio

RB Consulting S.r.l.P.I./C.F.: 17044041006 -

Privacy Policy Cookie Policy