Guida completa alle polizze assicurative in Italia: dalle tipologie alle opportunità di carriera nel settore
Il mercato delle polizze assicurative continua a registrare una crescita costante. Secondo l’IVASS, nel primo trimestre del 2024, la raccolta premi ha raggiunto i 40,8 miliardi di euro, segnando un incremento significativo rispetto all’anno precedente. Questa tendenza positiva riguarda diversi rami del settore, dalle polizze vita alle assicurazioni danni, confermando il ruolo sempre più importante che le persone assegnano alle assicurazioni nella protezione dei propri beni e dei propri familiari.
Con una domanda crescente e la continua evoluzione delle esigenze dei consumatori, il settore assicurativo offre prospettive di carriera interessanti e dinamiche. Il settore sta evolvendo rapidamente anche grazie alla digitalizzazione e all’introduzione di nuove tecnologie, rendendolo ancora più stimolante per chi desidera avviare una carriera di successo.
In questo articolo, approfondiremo gli aspetti chiave delle polizze assicurative: la loro definizione secondo la normativa, le diverse tipologie, e come queste si traducono in opportunità di carriera nel settore.
Cosa sono le polizze assicurative
Le polizze assicurative, secondo la normativa italiana, sono contratti con i quali un soggetto (il contraente) trasferisce a un’impresa di assicurazioni (l’assicuratore) il rischio di un evento futuro e incerto, dietro pagamento di un premio. In cambio, l’assicuratore si impegna a fornire una prestazione economica in caso si verifichi l’evento oggetto del contratto, come un incidente, un infortunio o una perdita finanziaria. La regolamentazione di queste polizze è disciplinata dal Codice delle Assicurazioni Private (Decreto Legislativo 7 settembre 2005, n. 209), che stabilisce le regole fondamentali per la gestione delle polizze e la protezione degli assicurati.
Le polizze possono riguardare diversi ambiti, dalle coperture per i danni alla persona, come le polizze vita e salute, alle coperture per i danni patrimoniali, come le assicurazioni su veicoli e immobili. Ogni tipologia di polizza ha lo scopo di tutelare il contraente, o un terzo beneficiario, dai rischi imprevisti che potrebbero compromettere la stabilità economica.
Ora che abbiamo compreso la definizione generale di polizza assicurativa, esploriamo le diverse tipologie disponibili.
Tipologie di polizze assicurative
Il settore assicurativo in Italia offre una vasta gamma di polizze, ciascuna progettata per rispondere a specifiche esigenze di protezione economica. Le principali categorie includono:
- Polizze vita: finalizzate a garantire un certo grado di sicurezza economica ai beneficiari in caso di decesso del contraente o al raggiungimento di determinate condizioni di vita, come l’età pensionabile.
- Polizze danni: comprendono sia le assicurazioni sulla proprietà che quelle contro la responsabilità civile e coprono eventi che possono causare danni a beni materiali o patrimoniali. Le assicurazioni su immobili o aziende, per esempio, proteggono da eventi come incendi, furti o danni da calamità naturali. La loro importanza risiede nella tutela economica che offrono in caso di eventi imprevisti che possono gravemente danneggiare il patrimonio del contraente.
- Polizze salute: forniscono copertura per le spese sanitarie, dagli esami diagnostici agli interventi chirurgici. In Italia, molte polizze salute sono complementari al Servizio Sanitario Nazionale, coprendo servizi non inclusi nel sistema pubblico o offrendo un accesso più rapido a cure private.
- Polizze auto: obbligatorie per legge, assicurano la responsabilità civile automobilistica (RCA), coprendo i danni causati a terzi in caso di incidenti stradali. Oltre alla RCA obbligatoria, esistono anche coperture facoltative aggiuntive come la polizza furto e incendio, la kasko e l’assistenza stradale.
La regolamentazione delle polizze assicurative, di qualunque tipo esse siano, è definita dal Codice delle Assicurazioni e l’IVASS, l’Autorità di Vigilanza del settore assicurativo, monitora il mercato, con il suo ruolo di supervisione e controllo delle attività degli operatori del settore assicurativo in Italia.
Chi può stipulare polizze assicurative
In Italia, le polizze assicurative possono essere stipulate sia da cittadini privati che da imprese, ognuno con esigenze specifiche e diverse finalità di protezione.
- Cittadini privati: qualsiasi persona fisica maggiorenne può sottoscrivere una polizza assicurativa, a condizione che sia capace di agire secondo la normativa civile italiana. I privati stipulano polizze per tutelarsi da rischi legati alla vita quotidiana, come malattie, incidenti stradali, danni alla proprietà o alla salute.
- Imprese: le aziende, indipendentemente dalla loro dimensione, possono stipulare polizze assicurative per proteggersi da rischi legati alla propria attività economica. Le imprese sono particolarmente interessate alle polizze danni, come quelle relative a incendi, furti, responsabilità civile verso terzi o dipendenti, nonché alle polizze per la tutela legale, che coprono le spese sostenute dall’assicurato in caso di controversie o procedimenti giudiziali. Inoltre, molte imprese scelgono di assicurare i propri dirigenti o lavoratori chiave con polizze vita o sanitarie.
Implicazioni professionali
Per chi aspira a una carriera nel settore assicurativo, una conoscenza approfondita di ogni tipologia di polizza è fondamentale. I professionisti devono saper spiegare chiaramente le coperture e i benefici delle polizze ai clienti, guidandoli nella scelta più adatta alle loro esigenze e garantendo conformità alle normative italiane. Questo richiede non solo competenze tecniche, ma anche un aggiornamento costante sulle modifiche legislative e sull’evoluzione dei prodotti assicurativi. La capacità di offrire consulenze efficaci, basate su una comprensione dettagliata delle polizze e delle loro implicazioni, è cruciale per il successo in questo campo, aumentando la fiducia dei clienti e contribuendo alla loro protezione dai rischi.
Vuoi restare aggiornata/o sulle ultime novità nel settore delle assicurazioni? Iscriviti oggi stesso alla newsletter di Formazione Intermediari.
Le figure professionali nel settore assicurativo
Il settore assicurativo offre una varietà di opportunità di carriera, ciascuna con le proprie specificità e requisiti. Comprendere le differenze tra queste figure è fondamentale per chi desidera intraprendere un percorso professionale in questo ambito dinamico e in costante evoluzione.
Agente assicurativo
L’agente assicurativo è un professionista che opera in nome e per conto di una o più compagnie assicurative. Il suo ruolo principale è quello di promuovere e vendere i prodotti assicurativi delle compagnie che rappresenta. Gli agenti hanno un rapporto diretto con le compagnie e offrono una gamma di prodotti limitata a quelli delle imprese con cui collaborano. La loro remunerazione è principalmente basata sulle provvigioni delle polizze vendute.
Broker assicurativo
Il broker, a differenza dell’agente, è un intermediario indipendente che agisce nell’interesse del cliente. Non è legato a nessuna compagnia assicurativa specifica e può quindi offrire una gamma più ampia di prodotti, cercando sul mercato le soluzioni più vantaggiose per i suoi clienti. La remunerazione del broker può derivare sia da commissioni pagate dalle compagnie sia da onorari concordati direttamente con i clienti.
Collaboratore (Subagente)
Rientrano in questa definizione gli addetti all’attività di distribuzione al di fuori dei locali dell’intermediario iscritto nelle sezioni A, B, D o F del RUI, gli intermediari a titolo accessorio che operano su incarico di altro intermediario e gli addetti degli intermediari iscritti nella sezione E che operano al di fuori dei locali di questi ultimi. Sebbene non abbia un rapporto diretto con le compagnie assicurative, il collaboratore opera seguendo le direttive dell’agente principale e agisce in base al mandato ricevuto. Per esercitare, anche il subagente deve essere iscritto nel Registro Unico degli Intermediari (RUI) in relazione all’agente con cui collabora, e deve rispettare le stesse regole di trasparenza e correttezza nella vendita delle polizze. La sua remunerazione consiste generalmente in una percentuale delle provvigioni concordate con l’agente principale.
Esaminiamo ora il percorso formativo e i requisiti necessari per intraprendere una carriera in questo campo dinamico e in continua evoluzione.
Formazione e requisiti per intraprendere una carriera in ambito assicurativo
Per intraprendere una carriera nel settore assicurativo, è necessario soddisfare requisiti specifici e seguire un percorso formativo rigoroso:
- Istruzione di base: per tutte le figure professionali del settore è richiesto almeno un diploma di scuola superiore. Tuttavia, una laurea in ambiti come economia, giurisprudenza o statistica può offrire un importante vantaggio competitivo.
- Iscrizione al RUI: l’iscrizione al Registro Unico degli Intermediari Assicurativi e Riassicurativi (RUI) è obbligatoria per agenti, broker e collaboratori.
In particolare gli agenti e i broker per essere iscritti al RUI devono superare la prova di idoneità indetta dall’IVASS di norma una volta l’anno. Per l’iscrizione, invece, nelle sezioni E, F o C del RUI, i soggetti sono tenuti all’obbligo della formazione professionale.
- Formazione professionale: la formazione professionale consiste nella partecipazione, nei 12 mesi antecedenti alla data di presentazione della domanda di iscrizione o dell’inizio dell’attività, a corsi di durata non inferiore a 60 ore, svolti in aula o con modalità equivalenti.
- Aggiornamento continuo: la normativa italiana richiede che tutti gli intermediari assicurativi partecipino a corsi di aggiornamento annuali per mantenere l’iscrizione al RUI, in modo da garantire che i professionisti del settore siano sempre al passo con le evoluzioni normative e di mercato.
Oltre alla generica preparazione di cui abbiamo discusso finora, gli intermediari assicurativi possono scegliere di specializzarsi in aree di competenza mirate: pensiamo alla pianificazione finanziaria, alla gestione dei rischi aziendali o alle assicurazioni in ambito sanitario, o ancora a nuovi ambiti, come per esempio l’analisi dei rischi digitali, legata alla crescita delle minacce derivanti alla cybersecurity.
Se sei pronto a intraprendere una carriera stimolante nel settore assicurativo, scopri i corsi di formazione IVASS offerti da RB Intermediari: visita la sezione del sito dedicata ai corsi di prima formazione IVASS, per iniziare il tuo percorso professionale con una preparazione solida e riconosciuta.