ABI-IVASS (ISVAP): apertura per concorrenza tra le polizze su mutui

Il contenzioso con l’Isvap sulle polizze dei mutui dura da oltre un anno e per risolverlo i banchieri agitano il ramoscello d’ulivo della trasparenza. L’Abi, l’associazione di categoria, ha inviato nei giorni scorsi al regulator assicurativo la bozza di una possibile informativa precontrattuale che verrebbe consegnata a quanti chiedono un mutuo immobiliare. Integra le informazioni già dovute per legge ma soprattutto indica le condizioni alle quali un mutuatario può ottenere altrove (possibilmente a prezzo inferiore) quella copertura assicurativa associata a un determinato mutuo che la banca richiede. L’iniziativa dell’Abi prelude all’apertura di un tavolo di confronto con l’Isvap per evitare che l’istituto di vigilanza reiteri il divieto alle banche di collocare contratti assicurativi in cui gli stessi istituti sono i beneficiari. Un divieto che, già inserito in un regolamento della commissione, era stato rimosso dal Tar del Lazio per motivi formali. Il mercato delle polizze assicurative associate ai mutui (coprono il rischio di premorienza e, talvolta anche quello di perdita dell’occupazione e di una grave malattia) vale 2,5 miliardi di premi l’anno per il 79% collocati attraverso gli sportelli bancari con una aliquota media provvigionale assai alta (intorno al 44%). È ciò che ha spinto ad intervenire l’Isvap e, più recentemente, anche l’Antitrust. Una maggiore apertura del mercato e della concorrenza permetterebbe l’ingresso di nuovi operatori in grado di offrire a prezzi migliori una protezione sulla cui validità nessuno discute. È una strada che ora – questa è la novità – anche i banchieri accettano di percorrere. Per le polizze richieste obbligatoriamente al fine di concedere il finanziamento – è sottolineato nel documento dell’Abi – è “facoltà” del cliente “acquisire la copertura assicurativa dalla banca/intermediario erogante ovvero presso altri intermediari assicurativi purché si rispettino i requisiti indicati”. Quali? Le polizze alternative debbono indicare almeno : il vincolo di beneficiario, l’indennizzo minimo previsto, la durata della copertura, gli eventi che danno diritto al rimborso ed i suoi tempi e gli adempimenti a carico del beneficiario a seguito del sinistro. E non solo. La banca si impegna “a fornire risposta al cliente in merito all’accettazione di proposta di polizza”, comunque non oltre il termine di 20 giorni. In aggiunta alle coperture richieste obbligatoriamente dall’intermediario – spiega ancora l’Abi nel suo documento informativo – possono essere associate altre polizze ad un mutuo, vi sono quelle previste per legge o dalla normativa secondaria. Ad esempio le coperture incendio e scoppio dell’immobile o quelle relative ai finanziamenti ottenuti attraverso la cessione del quinto dello stipendio. O anche quelle facoltative, ininfluenti per l’ottenimento di un mutuo. “Vedo con favore – ha commentato Andrea Battista, amministratore delegato di Aviva Italia – ogni proposta che in modo pragmatico avvicini una soluzione per un mercato divenuto così importante e che ha bisogno di una giusta regolamentazione, di maggiore trasparenza ma non di divieti”.

FONTE: IL SOLE 24 ORE

   

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